Vi sono ambiti (artistici e non) nei quali la più rigida delle discipline consegna agli autori una tale libertà espressiva da travalicare i confini fisici della materia sulla quale si opera dando ad essa contorni sì vertiginosi da regalare, a chi guarda, solo rarefatta bellezza.
Così come mondo dell’arte contemporanea, nel quale i concetti sono sovvertiti e le gerarchie dei materiali viaggiano in completa libertà, così anche le “regole” che disciplinavano l’oreficeria e la gioielleria di ricerca hanno subito forti scossoni: tutti i materiali ora sono eleggibili ad essere considerati “preziosi”; le pietre (tutte!), il materiale plastico e una miriade di oggetti hanno trovato ciascuno una propria via ed un linguaggio peculiare. Li considero piccoli microcosmi nei quali universale e particolare dialogano aprendosi allo spettatore su superfici parlanti.
E parlanti sono le superfici dell’artista danese Per Suntum con l’argento che si fa quasi crosta lunare o che s’increspa cupo come un mare in battaglia; che s’accidenta come un terreno carsico… fino a dialogare con oro, palladio alabastro per regalarci opere di una tale levità e bellezza che vi lascio ammirare qui di seguito… ed in un finale metissaggio che mi è fiorito giusto davanti agli occhi!
[ENGLISH TEXT BELOW]
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There are working fields (artistic or non-creative ones) where the most rigid discipline offers to the authors such a freedom of expression able to go beyond the physical boundaries of the matter on which they are working in order to give to the viewer only a vertiginous, rarefied beauty.
Thus, as in contemporary art world, in which all concepts are subverted and hierarchies of materials travel in complete freedom, so the “rules” of goldsmithing and jewelry have suffered significant shocks: all materials are now eligible to be considered “precious”; stones (all of them), the plastic materials and a myriad of media are hosted in new, unpredictable creations and each object found its own path and peculiar language. I consider them small worlds in miniature where universal and particular dialogue together, opening the viewer on truly “speaking” surfaces.
And those of the Danish art jeweler PER SUNTUM are really speaking surfaces: where silver is almost a lunar crust; or when it’s rippling gloomy like a sea in battle… Sometimes metals are rugged or heavenly polished, creating dialogues with gold, alabaster and palladium, offering us works of such a lightness and beauty that I leave you admire them below … and in a special métissage which simply bloomed before my eyes!
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A presto!
Nichka
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